giovedì 31 marzo 2016

DOMENICA 10 APRILE Osservazione solare

DOMENICA 10 APRILE Osservazione solare,
Andiamo a scoprire e vedere da vicino la nostra Stella, fonte di calore e di vita, con le sue protuberanze, macchie e particolarità.
 Il contributo per la mattinata è di 2€. ( per info e prenotazioni polaris.aap@gmail.com )
IN CASO DI METEO AVVERSO ( NUVOLOSITA' E/O PIOGGIA, L'EVENTO SARA' ANNULLATO E SLITTERA' AL PROSSIMO MESE )

sabato 26 marzo 2016

mercoledì 16 marzo 2016

VENERDI 18 MARZO Il risveglio della primavera

L’avvento della primavera ci porta la costellazione della Chioma di Berenice con tutte le sue numerose galassie ed ammassi globulari: meritevoli sicuramente di citazione la galassia Occhio Nero e l’ammasso globulare M53. Alzando lo sguardo verso l’alto vedremo inoltre spiccare la costellazione del Grande Carro o dell’Orsa Maggiore, dove potremo ammirare la doppia – doppia Algor e Mizar.

Ognuno è una stella.....

Ognuno è una stella e merita una possibilità di brillare.
Marilyn Monroe

La Galassia Occhio Nero

 La Galassia Occhio Nero (anche nota come Galassia occhio del DiavoloM 64 o NGC 4826).grande ammasso stellare della Chioma, o in alternativa 10° a nord della stella Vindemiatrix (ε Virginis). La galassia è al limite della visibilità con un binocolo 10x50 nelle notti più limpide e buie, mentre per iniziare a distinguere un traccia di struttura, come il nucleo brillante, occorre un telescopio amatoriale da 80mm di apertura; strumenti da 150mm sono sufficienti per mostrarla come una chiazza ovaleggiante di 9' x 5' di diametro, con un lato del nucleo oscurato al bordo da una banda oscura e un alone debole e di aspetto nebuloso.[1]

  M64 può essere reperita con discreta facilità; si trova circa 3° a sud-est del bordo del
M64 può essere osservata con facilità da entrambi gli emisferi terrestri, grazie al fatto che la sua declinazione non è eccessivamente settentrionale; dalle regioni boreali è maggiormente osservabile e si presenta estremamente alto nel cielo nelle notti di primavera, mentre dall'emisfero australe resta sempre relativamente basso, ad eccezione delle aree prossime all'equatore, sebbene sia comunque visibile da tutte le aree abitate della Terra.[2] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra febbraio e agosto.

stelle doppie

La storia dell’osservazione delle stelle doppie inizia con un piccolo mistero, non tanto sulla prima stella doppia mai osservata, quanto su chi l’abbia scoperta. La quasi totalità dei testi di storia dell’astronomia attribuisce questa priorità a Giovanni Riccioli (1598-1671), religioso e astronomo italiano, famoso fra l’altro per aver pubblicato nel suo Almagestum Novum (1651) una mappa della Luna che, se non fu la prima, fu quella che stabilì la nomenclatura della topografia lunare tuttora in uso. Pare in realtà che nell’Almagestum Novum si riferisca semplicemente il fatto che la stella centrale della coda dell’Orsa Maggiore abbia un aspetto duplice rivelato dal telescopio.
Benedetto Castelli (Brescia 1577 – Roma 1644) è stato frate dell'ordine benedettino, e allievo a Firenze (dal 1611) di Galileo Galilei, col quale fu anche in corrispondenza. Fu tra i primi a divulgare le scoperte astronomiche esposte da Galileo nel Sidereus Nuncius ed è conosciuto come il primo osservatore della prima stella doppia scoperta, Mizar.


L’astronomo Paolo Maffei, nel suo “Al di là della Luna”, riporta invece che la prima stella doppia, Mizar appunto, fu scoperta il 7 gennaio 1617 da Benedetto Castelli, amico di Galileo, che a sua volta, dietro segnalazione dell’amico, la osservò una settima dopo

mercoledì 9 marzo 2016

Le onde Gravitazionali:

Dettagli
In occasione del centenario della Teoria della Relatività Generale di Einstein, a distanza di un mese dalla scoperta delle onde gravitazionali, l'Associazione Polaris in collaborazione con il Museo di Scienze Planetarie presenta la conferenza dal titolo:
"
Le onde Gravitazionali: La scoperta del secolo."
Interverrà Christian Corda, fisico teorico che da anni si occupa di queste tematiche nell'ambito della sua ricerca.
Attualmente lavora presso l'IIAMIS (International Institute for Applicable Mathematics and Information Sciences) dove ha pubblicato recentemente diversi articoli proprio sulle onde gravitazionali e su come si possono rivelare da terra.
Collaborerà alla presentazione Lorenzo Betti, studente magistrale in fisica ed astrofisica presso l'Università di Firenze.
La conferenza si terrà alle 21:30 al Museo di Scienze Planetarie Via Galcianese, 20/h 59100 Prato (PO)

martedì 1 marzo 2016

domenica 6 marzo OSSERVAZIONE SOLARE

domenica 6 marzo OSSERVAZIONE SOLARE. L'associazione astronomica POLARIS in collaborazione con MSP, propone un ciclo di osservazioni per imparare a conoscere e a osservare la nostra stella. Dalle 10.30 alle 12.30 di domenica mattina, i nostri soci saranno presenti per far osservare il Sole direttamente a telescopio. In contemporanea, all'interno dell'auditorium del Museo, proiezione su maxi schermo del Sole in riga Halpha e spiegazione dei principali fenomeni visibili. Il contributo per la mattinata è di 2€. ( per info e prenotazioni polaris.aap@gmail.com )
IN CASO DI METEO AVVERSO ( NUVOLOSITà E/O PIOGGIA, L'EVENTO SARA' ANNULLATO E SLITTERA' AL PROSSIMO MESE )
foto giovanni totesca